Questa “Moka Alessi” è un omaggio al mio nonno materno Alfonso Bialetti che negli anni ’30 del secolo XX° è stato l’inventore, il disegnatore e il primo produttore della “Moka Express”, la popolare caffettiera espresso italiana. Ottagonale, con una forma ispirata al futurismo e all’art déco, prodotta in alluminio fuso in conchiglia, la Moka è diventata un archetipo nella sua categoria merceologica guadagnando al nonno una fama imperitura di designer che probabilmente non cercava. Mi sono spesso interrogato sulle ragioni che hanno fatto di questo piccolo oggetto casalingo un fenomeno esemplare del made in Italy, assurto ultimamente anche a esempio del proto-design italiano. La Moka si è inscritta indelebilmente nella memoria collettiva del pubblico Italiano (ma non solo). Ha formalizzato un nuovo rituale contemporaneo, intimo e casalingo. Con il rassicurante brontolio del caffè nel momento in cui viene prodotto sulla fiamma del gas ha stabilito un collegamento con l’immaginario del pubblico che continuerà a ripetersi ogni mattina in barba alla moda, oggi imperante sul mercato, delle nuove caffettiere elettriche mono-porzioni a cialde e a capsule.